Emergenza gattini in cerca di casa
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🐱 Questo è il caso di “Penny”, gatta intera sottoposta ad intervento chirurgico di ovarioisterectomia (sterilizzazione chirurgica), in cui si è riscontrata per caso la presenza di una grossa cisti ovarica, in assenza di sintomi o segni clinici.
🧪 Le cisti ovariche nella gatta sono neoformazioni a contenuto liquido che si sviluppano sulle ovaie.
Possono variare per dimensione e tipo, e non sempre causano sintomi evidenti.
🔍 Le principali tipologie di cisti ovariche sono:
⚠️ I sintomi delle cisti ovariche nella gatta possono variare a seconda della dimensione, del tipo di cisti e della loro attività ormonale.
Spesso sono asintomatiche, ma quando causano problemi, i sintomi più comuni includono:
🐾 Sintomi comportamentali e riproduttivi:
🩺 Segni clinici:
🔄 In rari casi, possono manifestarsi sintomi endocrini come:
🧭 La diagnosi è per lo più strumentale e si effettua tramite:
💊 La terapia per le cisti ovariche nella gatta dipende da:
🔪 Il trattamento definitivo è la sterilizzazione chirurgica (ovariectomia/ovarioisterectomia) ➡️ risolutiva e spesso consigliata, specialmente se non si desidera fare riprodurre la gatta.
💉 La terapia ormonale conservativa (meno comune) viene usata in casi selezionati, soprattutto nelle gatte da riproduzione.
📛 Tuttavia comporta rischi come:
🔎 Se la cisti è piccola, asintomatica e scoperta incidentalmente, il veterinario può consigliare di monitorarla nel tempo con controlli ecografici periodici.
🔍 Caso clinico del nostro ortopedico Leonardo Minore
👩⚕️ Lei è “Giorgia”, cagna di 5 anni giunta a visita per difficoltà alla deambulazione a seguito di un incidente stradale 🚗🐾
🩺 Alla visita clinica e alle indagini strumentali si è riscontrata una frattura all’ala iliaca sinistra del bacino 🦴 con fissurazione dell’ala del sacro, che risultava dislocato.
⚠️ Una condizione molto delicata, che ha richiesto una attenta valutazione ortopedica e un intervento chirurgico complesso 🛠️🏥
📌 Ricordiamo che i sintomi della frattura del bacino possono includere:
❗ In casi gravi, potrebbero verificarsi anche:
👨⚕️ Durante la visita clinica, il medico veterinario:
🖼️ La radiografia è lo strumento principale per diagnosticare una frattura del bacino.
📸 Sono necessarie proiezioni in diversi angoli (LL, DV o VD, oblique, skyline) per una valutazione completa 🔄
🧠 In alcuni casi complessi, la TC (Tomografia Computerizzata) può essere molto utile:
Se si sospettano lesioni agli organi interni o alla spina dorsale, si possono richiedere altri esami come:
🛠️ Il trattamento varia a seconda della gravità della frattura:
🐕🦺 Dopo la guarigione, può essere necessaria la riabilitazione per recuperare la funzionalità del treno posteriore 💪
🔬 Caso clinico del Dott. Schifano GpCert ExAp
🐭 Viola, piccola cincillà di 3 anni, ricoverata per disoressia, dischezia ed abbattimento.
📋 Effettuati:
🧪 La diagnostica per immagini ha evidenziato una dilatazione gastrica, probabilmente dovuta a un fitobezoario (accumulo di peli e fibre, tipico di questa specie per l’elevata attività di autogrooming 🧼).
🦷 L’esame della cavità orale ha mostrato la presenza di piccole “punte dentali” a carico dei molari.
👋 Alla palpazione addominale si riscontrava anche algia gastrica.
🩺 Dopo la limatura dentale e il trattamento con olio di paraffina 🛢️ per favorire il transito delle ingesta, si è ottenuta la totale remissione della sintomatologia ✅
⚠️ Non sempre la risoluzione dell’ostruzione è possibile con la sola terapia medica: in alcuni casi è necessario l’intervento chirurgico 🔪
💜 La piccola e fortunata Viola adesso sta bene e siamo felici di riaffidarla alle braccia della sua piccola padroncina 👧🐾😊
Questa vescica appartiene a “Sky”, gatto maschio sterilizzato 🐱, di 8 anni con cistite emorragica ricorrente 💉 che all’ecografia delle vie urinarie ha dimostrato di avere una calcolosi urinaria a livello vescicale 🩺.
I calcoli urinari nei gatti, condizione nota anche come “urolitiasi” 💎, sono piccole “pietre” che si formano nelle vie urinarie, principalmente nella vescica 💧, causando seri problemi di salute ⚠️.
I calcoli più comuni sono quelli di struvite ⚪, seguiti da quelli di ossalato di calcio 🟡.
Le cause sono:
I sintomi sono dati da difficoltà o dolore durante la minzione (stranguria e disuria) 😿, presenza di sangue nelle urine (ematuria) 🩸, pollachiuria (minzione più frequente) 💧, comportamento anormale (il gatto sembra agitato, si guarda spesso il perineo e ha difficoltà a urinare) 😖. La diagnosi richiede oltre alla visita clinica 👩⚕️, esami delle urine 🧪, radiografie 📸 o ecografie 🦠 per confermare la diagnosi.
Il trattamento dipende dalla tipologia di cristalli presenti: i calcoli di struvite possono essere sciolti con una dieta e integratori specifici 🥗; si formano in un ambiente urinario alcalino, ovvero con un pH superiore a 6,5. Per sciogliere o prevenire la formazione di cristalli di struvite, è necessario acidificare le urine, portando il pH a un livello inferiore a 6,6 per mezzo di acidificanti urinari 🧴.
Il pH delle urine gioca un ruolo fondamentale nella formazione e dissoluzione dei calcoli di struvite ⚖️. Acidificare le urine, mantenendo un pH inferiore a 6,6, è fondamentale per la prevenzione e il trattamento della struvite, sia nei cani 🐕 che nei gatti 🐱.
I calcoli di ossalato di calcio 🟡 possono essere più difficili da dissolvere e spesso richiedono interventi chirurgici 🔪 specie se di grosse dimensioni.
La modulazione del pH urinario deve essere presa in considerazione dopo la rimozione dei calcoli di ossalato: in particolare l’acidificazione (pH<6.5) è associata ad un rischio maggiore di recidiva 🔄, per cui in questi casi la somministrazione di citrato di potassio può essere di aiuto 💊.
Il citrato, oltre ad alcalinizzare le urine, agisce anche da chelante urinario 🔬: legandosi agli ioni calcio, costituisce un sale relativamente solubile (calcio citrato) riducendo la quantità di calcio disponibile per il legame con l’ossalato.
Una dieta bilanciata 🍽️, una buona idratazione 💧 e la gestione dello stress 😌 possono aiutare dunque a prevenire la patologia.